SAFEGUARDING ASSOCIAZIONI SPORTIVE DILETTANTISTICHE (ASD) E SOCIETA’ SPORTIVE DILETTANTISTICHE (SSD) OBBLIGHI, ADEMPIMENTI E SANZIONI
Obblighi di safeguarding per ASD e SSD: nomina del responsabile, modelli organizzativi e sanzioni previste
ASSOCIAZIONI SPORTIVE DILETTANTISTICHEDIRITTO CIVILE
Avv. Fabrizio Gentili
4/29/2025


Il concetto di safeguarding è diventato centrale nel panorama sportivo italiano, soprattutto con l'entrata in vigore della Riforma dello Sport (D.Lgs. n. 36/2021). Questo termine, che si traduce in "protezione" o "tutela", si riferisce all'insieme di misure volte a prevenire e contrastare abusi, violenze e discriminazioni, con particolare attenzione alla tutela dei minori e delle persone vulnerabili. Le Associazioni e Società Sportive Dilettantistiche (ASD e SSD) sono ora tenute a rispettare specifici obblighi per garantire un ambiente sicuro e inclusivo.
Obblighi Normativi per ASD e SSD
Dal 1 gennaio 2025, tutte le ASD e SSD devono nominare un "Responsabile contro abusi, violenze e discriminazioni", figura incaricata di vigilare sull'attuazione delle politiche di safeguarding all'interno dell'organizzazione. Questo obbligo è sancito dall'art. 33, comma 6, del D.Lgs. n. 36/2021. La mancata nomina comporterà sanzioni con penalità che possono arrivare fino alla revoca dell'affiliazione sportiva.
Dal 1 settembre 2024 è obbligatoria l'adozione o l'adeguamento dei Modelli Organizzativi di Gestione e Controllo (MOGC) e dei Codici di Condotta. Questi strumenti sono fondamentali per prevenire comportamenti inappropriati e promuovere la cultura del rispetto. I MOGC devono essere conformi alle linee guida elaborate dalle Federazioni sportive nazionali, discipline sportive associate, enti di promozione sportiva e associazioni benemerite.
Quali sono i requisiti del Responsabile Safeguarding?
Il Responsabile Safeguarding deve possedere:
1) Competenze in ambito educativo, psicologico e relazionale.
2) Conoscenze giuridiche relative alla tutela dei minori.
3) Certificato penale del casellario giudiziale, come previsto dall'art. 2 del D.Lgs. 39/2014.
È consigliabile che questa figura sia indipendente e imparziale, preferibilmente esterna all'organizzazione, per garantire obiettività nelle valutazioni e nelle decisioni.
Gli Adempimenti Operativi
Le ASD e SSD devono:
A) Comunicare formalmente la nomina del Responsabile Safeguarding all'ente affiliato.
B) Pubblicizzare la nomina sul proprio sito web e presso la sede dell'associazione.
C) Implementare procedure chiare e riservate per la segnalazione di comportamenti inappropriati.
D) Distribuire il MOGC e il Codice di Condotta a tutti i tesserati, soci e collaboratori.
Sanzioni
A partire dal 1° gennaio 2025, la mancata nomina del Responsabile Safeguarding e l'assenza dei modelli organizzativi richiesti possono comportare:
Sanzioni disciplinari da parte delle federazioni sportive.
Revoca dell'affiliazione all'ente sportivo di riferimento.
Queste misure sono volte a garantire che tutte le organizzazioni sportive adottino pratiche efficaci per la protezione dei minori e la promozione di un ambiente sportivo sano e rispettoso.
Il rispetto degli obblighi di safeguarding non è solo una questione di conformità normativa, ma rappresenta un impegno etico fondamentale per la tutela dei minori e delle persone vulnerabili nello sport. Le ASD e SSD devono adottare un approccio proattivo, implementando le misure necessarie per garantire un ambiente sicuro e inclusivo per tutti i partecipanti.
Per ulteriori informazioni e per assicurarti di essere in regola con gli obblighi normativi, è consigliabile consultare le linee guida emanate dal CONI e dalle federazioni sportive di appartenenza.
Se hai necessità di supporto per la tua associazione sportiva dilettantistica o società sportiva dilettantistica, contattaci per una consulenza e per assicurarti di essere in regola con gli adempimenti previsti dalla normativa.